Bacone e il potere della scienza

(Pag. 70 - 78)
Ritratto di Francesco Bacone di autore ignoto,
1731

L'ESALTAZIONE DELLA SCIENZA MODERNA

Il filosofo inglese Francis Bacon, italianizzato come Francesco Bacone, non contribuì in modo specifico alla rivoluzione scientifica, ma viene ricordato piuttosto come interprete e cantore del valore e delle possibilità della scienza moderna, che da teorica viene applicata proiettata nella dimensione pratica perché strettamente correlata alla tecnica.
Bacone sostiene che la scienza abbia come scopo la conoscenza della natura per migliorar le condizioni di vita umane: l'uomo può difatti estendere il suo dominio sulla natura tramite il principio "sapere è potere", obbedendo alle sue leggi e cioè rispettandone l'intima essenza senza adottare misure violente.

IL NUOVO CONTESTO CULTURALE

Nel Seicento in Inghilterra viene introdotta una serie di nuove figura intellettuali e professionali definite "practicioner", ovverosia esperti di tecnologia che rielaborano il sapere culturale. Bacone critica la filosofia aristotelica-scolastica dichiarando che il progresso della conoscenza sia dovuto al parto maturo della moderna civiltà (es. invenzioni), che hanno mutato le condizioni di vita e portarono ad una trasformazione dei quadri concettuali della filosofia. La scienza produttiva di opere utili per l'umanità è dovuta a un cambiamento di mentalità degli uomini grazie al restauro del "contatto della mente con le cose" anziché per mezzo dello studio dei testi antichi.

LA CRITICA ALLA TRADIZIONE E ALLA SUPERSTIZIONE


Se nelle arti meccaniche vengono registrati continui progressi, d'altra parte nella filosofia vige ancora il principio di autorità, per cui ci si sottomette ciecamente al magistero di una sola persona (es. Aristotele). Bacone favorisce la figura del professionista che contribuisce al progresso della scienza piuttosto che quella del maestro, poiché sono i moderni ad aver accumulato maggiori esperienze e la verità, che è "figlia del tempo", si rivela gradualmente agli uomini con l'accumularsi dei contributi.
Magia e scienza hanno una differente e inconciliabile finalità, in quanto la prima ha lo scopo di suggestionare le persone e sottometterle alla sua influenza, e la seconda di ottenere vantaggi.

LA LOTTA AI PREGIUDIZI E LA TEORIA DEGLI IDOLI

Nella fase della pars destruens, ossia la fase di critica delle false conoscenze e convinzioni, nell'opera intitolata "Novum Organum" ("nuova logica"), Bacone spiega che l'uomo tende alla superstizione per via di idoli: essi sono i pregiudizi che ostacolano il raggiungimento della verità, possono essere rimossi solo tramite una profonda rivoluzione culturale e filosofica e si distinguono in 4 tipologie:
  1. Gli idoli della tribù
  2. Gli idoli della spelonca
  3. Gli idoli della piazza
  4. Gli idoli del teatro
LE PARS CONSTRUENS DEL PENSIERO BACONIANO: IL METODO INDUTTIVO
<<L'uomo, ministro e interprete della natura, opera e intende solo per quanto, con la pratica o cn la teoria, avrà appreso dell'ordine della natura: di più non sa né può>>
All'interno del cosiddetto "Novum Organum", il filosofo individua la funzione dello scienziato ed esplica che l'uomo non può estendere i confini della propria conoscenza al di là della natura, che deve rispettare. La natura ha bisogno dell'uomo, che è il suo "ministro" e "interprete" per svelarne i segreti.
Bacone asserisce, inoltre, che l'interpretazione della natura necessiti del metodo induttivo, anziché di quello deduttivo adottato in antichità, una procedura grazie a cui uno scienziato può osservare, registrare e catalogare i fenomeni per giungere infine alla generalizzazione e formulazione delle leggi.

LE FASI DEL METODO

La nuova logica consiste quindi in uno strumento per interpretare la natura, cioè cogliere le vere cause dei fenomeni, che possono essere "forme" o strutture nascoste, perché l'induzione presenta una collezione ordinata di fatti tramite inclusioni ed esclusioni per la costituzione di 3 tavole:
  • la tavola della presenza
  • la tavola dell'assenza
  • la tavola della comparazione
L'UTOPIA SCIENTIFICA

Riassunto:

Bacone ritiene che:
  • lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita 🡺 sapere è potere
  • l'uomo debba affrancarsi da il principio di autorità + i pregiudizi che ostacolano la conoscenza
         dottrina degli idoli:
- idoli della tribù 🡺 derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni
- idoli della spelonca 🡺 derivano da ereditarietà, educazione, ambiente
- idoli della piazza 🡺 derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole
- idoli del teatro 🡺 derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche
  • la scienza debba adottare un nuovo metodo induttivo, articolato in:
  1. osservazione dei fenomeni 🡺 tavola della presenza
  2. raccolta dei dati nelle tavole 🡺 tavola dell'assenza
  3. prima ipotesi o vindemiatio prima 🡺 tavola delle comparazioni
  4. prova di verifica ed esperimento cruciale
  • occorra prendere a modello la società ideale della scienza e della tecnica descritta nella "Nuova Atlantide", in cui tutti si dedicano allo studio guidati da scienziati che collaborano in vista del progresso



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