Compiti: Laboratorio dei testi - Cartesio

(Pag. 116 - 117) LABORATORIO DEI TESTI

L'IMPORTANZA DEL METODO - "Discorso sul metodo"

Comprensione e analisi

1) Come è distribuito il "buon senso" tra gli uomini?
    
Cartesio esplica che il "buon senso" sia la cosa meglio distribuita del mondo, in quanto ciascuno pensa di esserne dotato a tal punto, che anche meno accontentabili in ogni cosa non desiderano più di quanto ne abbiano già.

2) Qual è lo scopo che l'autore afferma di voler perseguire con il suo scritto?

Lo scopo che l'autore afferma di voler perseguire con il suo scritto non consiste nell'insegnare un metodo che adatto per ciascuno, bensì mostrare quella personale utilizzata. Il filosofo intendeva in realtà costruire un metodo universale, e pertanto l'inserimento della vicenda privata è finalizzata a un'illustrazione più convincente e coinvolgente.

3) Qual è la materia che egli prediligeva e perché?

La materia che egli prediligeva è la matematica, in via della certezza ed evidenza dei suoi ragionamenti, di cui tuttavia non aveva colto la funzione, se non nelle arti meccaniche.
 
4) Lessico e lingua


Cartesio afferma di proporre il suo "Discorso" soltanto come una "storia" o come una "favola". Chiarisci il significato di queste espressioni.

Cartesio propone il suo scritto come una "storia" o una "favola", poiché esse contengono sia esempi di modelli da imitare, sia da non seguire, utili e non nocivi per tutti, che saranno successivamente grati per la sua franchezza.

5) Interpretazione e riflessione

A partire dal brano letto, illustra qual è la considerazione che Cartesio ha dell'impresa filosofica.

In riferimento all'impresa filosofica, Cartesio non ripone in essa piena fiducia, considerando le differenti opinioni dei diversi studiosi relative alla medesima tematica, e come falso tutto ciò che era anche solo verosimile. Le dottrine dei dibattiti filosofici costituiscono, dunque, teorie possibili e verosimili, anziché verità sicure e necessarie per la mente.

(Pag. 120 - 121)

IL DUBBIO "IPERBOLICO" - "Meditazioni metafisiche"

Comprensione e analisi

1) Quali sono le cose di cui sembra non poter "ragionevolmente dubitare"?

Le cose di cui sembra non poter "ragionevolmente dubitare" sono quelle appartenenti alla realtà sensibile, che egli confronta a un sogno.

2) Perché l'autore arriva a metterle in dubbio?

L'autore arriva a metterle in dubbio, poiché afferma che lo stesso potrebbe avvenire anche in sogno, dal momento che il sonno non è nettamente, cioè chiaramente distinguibile dalla veglia.

3) Che cosa comporta l'ipotesi di un genio maligno ingannatore?

L'ipotesi di un genio maligno ingannatore nasce dalla discussione di Cartesio delle conoscenze più certe, ossia di discipline come la matematica o la geometria. Suppone, dunque, che non sia un Dio buono il creatore di esse, bensì un genio maligno che illude gli individui persino per la loro stessa esistenza.

Lessico e lingua

4) Il filosofo afferma che la matematica e la geometria trattano di cose "semplicissime" e "generalissime". Spiega a quali oggetti si riferisce.

Cartesio sostiene che a matematica e la geometria trattano di cose "semplicissime" e "generalissime", ovverosia di elementi generali essenziali della cui esistenza o meno in natura non viene particolarmente dibattuto.

5) Cartesio afferma che, dopo l'ipotesi del genio maligno, l'unica possibilità è quella di "sospendere il giudizio". Chiarisci che cosa intende con questa espressione

Dopo l'ipotesi del genio maligno, l'unica possibilità secondo il filosofo è quella di "sospendere il giudizio", e cioè di astenersi dal pronunciare una precisa risposta ai suoi dubbi.+

6) Interpretazione e riflessione

Ripercorrendo le argomentazioni del filosofo, illustra la differenza tra "dubbio metodico" e "dubbio iperbolico".

La differenza sostanziale tra "dubbio metodico" e "dubbio iperbolico" si ritrova nel fatto che il primo consiste nell'adozione di un procedimento metodologico sulla cui base si fonda un dubbio nei confronti di tutte le cose che non sono classificabili come chiare e distinte, mentre d'altra parte il secondo presuppone che tutto sia falso e ingannevole, senza quindi doverne necessariamente verificare la veridicità per mezzo di un metodo, e raggiunge in tal modo la sua più vasta estensione.




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